N. 12 Gennaio 2017
Buon 2017!!!
[NdR]
Una cinquantina di lavoratori di Foodora, impresa attiva nel settore della consegna cibo tramite fattorini in bicicletta, sono scesi in piazza a Torino per protestare contro le condizioni di lavoro imposte dall’azienda. La vicenda ha avuto molto risalto mediatico e diversi quotidiani hanno parlato dell’azione dei lavoratori di Foodora come del primo sciopero in Italia della cosiddetta sharing economy, ma non sono mancati conflitti anche per Blablacar o Aibnb. Foodora o Deliveroo offrono un servizio di consegna cibo dai ristoranti agli utenti, utilizzando lavoratori che danno la propria disponibilità in precise fasce orarie tramite una applicazione per smartphone. L’unico elemento in comune tra i due tipi di attivitá é il fatto che basano le proprie operazioni su piattaforme digitali. Tensioni e conflitti presenti anche per i lavoratori di Uber, MechanicalTurk o Task Rabbit, che ben poco hanno a che fare con l’idea di ‘condivisione’. La protesta dei lavoratori di Foodora, inizialmente partita da un contenzioso sulle biciclette (i mezzi così come la manutenzione sono a carico dei lavoratori), si è poi allargata su tre fronti. In primis i lavoratori contestano il passaggio da una retribuzione oraria di 5,40 euro ad una retribuzione a cottimo (2,70 euro per consegna), che l’azienda ha implementato per tutti i neo assunti e che avrebbe progressivamente coperto l’intera forza lavoro. Continua a leggere
Per un pugno di euro: ehi biondo!!
di Alfonso Marino
Nei decenni culminanti della modernità, fine anni ’70, quelli del Prodotto Interno Lordo (PIL) come elemento unico per misurare la Ricchezza delle Nazioni, categoria di pensiero consolidata nel 1776 da Adam Smith, con il paradigma della crescita infinita data dalle risorse infinite, considerammo Ricchezza e Democrazia, elementi e fenomeni presenti, mai estinti, il nostro presente, il nostro e l’altrui futuro, le crisi economiche erano il passato, un passato eliminato e da eliminare dalla nostra storia. Non parliamone più, al massimo celebriamolo quel passato, pronunciamole quelle parole che coincidono con l’assenza della democrazia e la ricchezza, ma solo per alcuni giorni, al massimo settimane e prepariamole con cura quelle giornate, possiamo viverle come un gentile e dolce ricordo ma nulla più: un prodotto da offrire. Continua a leggere
Zibaldone
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Le amministrative a Roma
(Daniele Preziosi, il manifesto) Walter Tocci, citatissimo senatore Pd, dissenziente ed ex assessore a Roma, da tempo candidato del cuore della sinistra capitolina, sul suo blog ha rilanciato la proposta di <una lista civica di centrosinistra mettendo da parte il simbolo di partito; non una rinuncia, ma un investimento per la riscossa>. Per Tocci in questi giorni si ripete il vecchio copione. Il Pd romano si ripresenta alle elezioni senza un programma credibile. Affida alle primarie il compito improprio di sciogliere i nodi politici. <Seleziona i candidati nel recinto del partito, sempre più angusto. Sono gli stessi errori del 2013. È sconcertante ripeterli oggi>. Tocci chiede un congresso prima del voto e giudica esaurita la funzione del commissario del Pd romano Matteo Orfini. <Sarebbe il momento di tentare soluzioni nuove, di immaginare scenari inediti, di alzare lo sguardo intorno a noi. Ci vorrebbero umiltà e coraggio>. Ma il senatore chiarisce una volta per tutte che non si candiderà: <La mia candidatura non è mai esistita, è un’invenzione del chiacchiericcio politico-giornalistico>. Continua a leggere
James Hansen e il cambiamento climatico. Strategia d’uscita
da Monthly Review Volume 64, Issue 09 (February)
di John Bellamy Foster
http://monthlyreview.org/2013/02/01/james-hansen-and-the-climate-change-exit-strategy/
“L’umanità non è un branco di lemmings in marcia inarrestabile verso un dirupo. Esiste qualcosa come il libero arbitrio…. Gente, per favore svegliatevi! Per il bene dei giovani, delle future generazioni e delle altre forme di vita sul nostro pianeta, non accontentiamoci di ciò che alcuni esperti ci dicono che è la cosa migliore che possiamo fare” (1).
Il declino climatico
Il mondo attuale si sta avvicinando velocemente a un dirupo climatico. La scienza ci dice che un aumento di due gradi centigradi della temperatura media globale costituisce il punto di svolta planetario rispetto al mutamento climatico, che porta a cambiamenti irreversibili al di fuori del controllo umano. Un aumento di due gradi è sufficiente per fondere una parte significativa dei ghiacci del mondo a causa di un effetto di retroazione che ne accelererà lo scioglimento. Verrà così tracciato un percorso verso un mondo senza ghiacci, il livello del mare salirà, numerose isole saranno minacciate assieme alle regioni costiere di tutto il mondo. Continua a leggere
La Sinistra Rivista, una rivista on-line: le psicotecnologie del sito web
di Francesco Iasiello
Il confronto tra i modelli editoriali on-line di tipo commerciale ed i nuovi modelli di riviste on-line gratuite, candidate a svolgere analisi e proposte indipendenti, rappresenta il nostro terreno di analisi.
Gli editori on-line, orientati nel mettere a reddito i loro siti web, si trovano affrontare il problema della raccolta della pubblicità, loro principale fonte di ricavo. Ma la pubblicità sul web rende di meno della carta stampata, per cui, secondo l’editore Malik, “è tempo che gli editori guardino ai loro affari e pensino a diventare digital-first e paper-second”. Così la rincorsa delle aziende mediatiche verso nuovi modelli editoriali, capaci di reggere l’urto della produzione e diffusione della conoscenza in rete, passa per la capacità di spesa per il digitale, perché consente la più ampia possibile condivisione della conoscenza che è alla base della produzione culturale. In questo scenario è centrale il ruolo del lettore, che partecipa in modo interattivo alla formazione dei contenuti. Così ogni rivista o giornale in rete è focalizzata sull’esperienza del lettore, a cui da voce attraverso le newsroom. Per questo cambiano le organizzazione delle redazioni delle riviste, dove hanno fatto la loro comparsa team specializzati del Web, e nel seguire le strategie della concorrenza, l’evoluzione della tecnologia ed il comportamento dei lettori.
Per portare avanti la tesi sul ruolo delle riviste on-line sono partito dalle considerazioni degli studiosi della materia: Innis, McLuhan, de Kerckhove, per citare qualche nome. Continua a leggere